[Evento ECM] The adherence to medical therapy after lower extremities artery disease revascularization

congresso federico II

L’arteriopatia periferica obliterante (PAD) è una patologia aterosclerotica a elevato rischio cardiovascolare, caratterizzata da alti tassi di morbilità e mortalità sia di tipo cardiaco (morte, infarto miocardico acuto e ictus) sia legati all’arto affetto (rivascolarizzazione, ischemia critica, amputazione).
Infatti, la presenza di PAD sintomatica si accompagna a un rischio di mortalità di almeno il 30% entro 5 anni e di quasi il 50% entro 10 anni, soprattutto per infarto del miocardio (60%) o ictus (12%). Un aumento del rischio, rispetto alla popolazione generale, si osserva anche nei pazienti con PAD ancora asintomatici (con indice di pressione sistolica caviglia/braccio ABI inferiore a 0.9), questi presentano un rischio aumentato da due a cinque volte di incorrere in eventi cardiovascolari fatali e non fatali.

Una diagnosi precoce e un follow up con terapia appropriata e con modifica degli stili di vita sono di estrema importanza al fine di ottenere una prevenzione efficace, sia essa primaria che secondaria.
Secondo quanto raccomandato dalle linee guida AHA/ACC e ESC/ESVS, in questa categoria di pazienti, il precoce inquadramento clinico, la continuità e l’efficacia dei vari trattamenti, rivestono un primario interesse per raggiungere i target proposti. Il raggiungimento dei target si associa a una riduzione d’incidenza degli eventi avversi cardiovascolari maggiori, degli eventi avversi legati all’arto e un miglioramento della sintomatologia clinica (aumento dell’autonomia di marcia/miglioramento della
claudicatio). Infatti i pazienti LEAD, trattati con continuità e sul lungo periodo, grazie a un corretto follow up, mostrano un’importante riduzione di eventi cardiovascolari.

Il fine del progetto consiste nella strutturazione di una rete in grado di favorire il follow up del paziente LEAD mediante stretta collaborazione tra cardiologi e chirurghi vascolari, volta a garantire la riduzione di eventi clinici cardiovascolari in questi pazienti a rischio molto elevato.

Responsabili scientifici
Giovanni Esposito – Eugenio Stabile