I pazienti con Artrite Reumatoide soffrono di notevoli disabilità e disfunzioni della qualità della vita dovute al dolore, alla fatica, alla rigidità articolare e alla ridotta funzionalità fisica. La mortalità nei pazienti affetti da AR risulta maggiore del 50-60% e la co-morbidità cardio-vascolare è la causa principale di mortalità e di riduzione della spettanza di vita e avviene un decennio in anticipo rispetto ai soggetti sani.
Una migliore presa in carico del paziente, un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale definito e agito, consentirebbero risparmi importanti sul versante dei costi sanitari e sociali (assenza da lavoro etc.) della patologia da reinvestire nell’assistenza e nelle cure della Artrite Reumatoide. Per tutto quanto esposto al paziente deve essere offerto l’accesso alle migliori cure disponibili e ai farmaci innovativi in modo uniforme ed in tempi ragionevoli.
All’interno delle strutture sanitarie, l’ingresso di una nuova molecola prevede il coinvolgimento di figure professionali che oggi sono spesso riassunte sotto il termine di payors (es. Farmacista, Direttore Sanitario) oltre che, ovviamente, il clinico. Affinchè queste figure facilitino l’accesso alle migliori cure per i pazienti e al contempo agevolino il lavoro del reumatologo, occorre che si instauri un dialogo aperto tra questi professionisti.
La giornata si è dunque presentata come un luogo favorevole allo scambio di informazioni e di dialogo aperto tra clinici e decisori della spesa, avendo tutti ben chiaro il fatto che è il paziente ad essere al centro di questo confronto.
Il Programma (Napoli, 15 Novembre)
INTERVENTI
Ferrari
La Manna
Russo
Scafarto
Stisi
Tirri
Valentini
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