Attualmente, nel mondo, oltre la metà degli individui affetti da infezione da HIV è di genere femminile e presenta un’età media in progressivo aumento. Tutto ciò comporta la coesistenza nella popolazione identificata di numerose comorbidità e la qualità di vita auto-percepita intrisa di molteplici e più complesse sfaccettature. Pertanto, il clinico deve porre maggiore attenzione al fine di raggiungere quel continuum of care, che si cerca tanto di ottenere in questa popolazione cosiddetta “speciale”. Inoltre,
al giorno d’oggi, è necessario aumentare il grado di conoscenza e consapevolezza della popolazione femminile sulla patologia e, al contempo, condurre e coordinare azioni in ambito sanitario che tengano conto dei differenti bisogni di salute delle popolazioni dovuti a differenze di sesso e di genere.
Le cosiddette popolazioni vulnerabili includono, quindi, anche la popolazione trasngender, che non è più inquadrabile nei classici gruppi di genere maschile o femminile, ma che ha una larga percentuale di rischio e necessita di un adeguato sistema di informazioni, ove non è molto diffuso avere uno spazio di cura specifico e dedicato per la difficoltà legata all’accesso alle cure di questa categoria.
Obiettivo del progetto formativo, è quello di poter analizzare gli aspetti peculiari dei differenti momenti del continuum of care di queste popolazioni, dalla diagnosi alla cura, al management delle comorbidità
fino alla gestione delle problematiche connesse alla retention in care, come aderenza imperfetta e controllo viro-immunologico in assenza di uno status di salute globale ottimale e di individuare con i principali operatori sanitari, interventi mirati per superare le barriere al raggiungimento del obiettivo
WHO 90/90/90/90.
Responsabile Scientifico: Dr. Vincenzo Esposito
INTERVENTI