Workshop – Webinar “Progetto MacuCare: il percorso del paziente maculopatico”

MacuCare

Un ritardo diagnostico e terapeutico si ripercuote negativamente sulla funzione visiva dei pazienti affetti, determinando gravi deficit funzionali e disturbi invalidanti quali depressione e aumento dell’incidenza di cadute che, inesorabilmente, hanno un impatto negativo sulla qualità di vita del
paziente sotto vari punti di vista (sociale, personale, lavorativo).

Il precoce invio allo specialista e una tempestiva diagnosi, nonché l’immediato ed appropriato accesso alle terapie farmacologiche rappresentano, pertanto, un aspetto fondamentale della gestione di tali malattie. A fronte del progressivo aumento dell’incidenza della DMLE essudativa e dell’EMD nella popolazione italiana, l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe essere tale da rispondere adeguatamente alle esigenze dei pazienti, sia in termini di accesso ai trattamenti sia di rispetto dei tempi di somministrazione dello stesso al fine di non ridurne e vanificarne i potenziali benefici.

È evidente quindi l’esigenza crescente di utilizzare tutti gli “strumenti di governance che consentano di rispondere alle necessità diagnostico/terapeutiche dei pazienti, assicurando al contempo tempestività della diagnosi e accesso alle terapie farmacologiche incluse quelle
innovative, e un’appropriata ed efficace presa in carico dei pazienti, a garanzia di qualità e uniformità di cure su tutto il territorio regionale

OBIETTIVI

Creare le condizioni per un confronto multidisciplinare costruttivo al fine di:

• analizzare l’impatto socio-economico della patologia in Regione Campania.
• valutare l’attuale percorso di cure del paziente maculopatico nelle diverse organizzazioni regionali.
• organizzare processi assistenziali finalizzati alla diagnosi precoce al fine di prevenire la cronicizzazione della malattia.
• organizzare l’assistenza sulla continuità ospedale territorio.
• proporre infine un percorso assistenziale del paziente in Regione Campania adattandolo ai bisogni assistenziali e con l’obiettivo di colmare eventuali “gaps” di sistema in sinergia con le attività programmate.