Non vi è dubbio che l’interesse prioritario in sanità ruoti intorno al concetto di Appropriatezza. Ciò è tanto più vero in un periodo di particolari ristrettezze economiche ove le risorse scarseggiano ed è prioritaria la razionalizzazione (e non il razionamento) dell’utilizzo delle stesse.
Allora non vi è contesto sanitario ove non si parli di “Appropriatezza” delle cure.
Tale termine, di cui si parla tanto almeno a livello teorico, stenta a farsi strada nella pratica quotidiana.
L’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere (ANMDO) e l’Associazione dei Dirigenti di Distretto (CARD – ADDIS) della Regione Campania hanno proposto il 4^ Convegno Nazionale proprio per richiamare l’attenzione degli operatori sanitari su tale importante tematica che costituisce il futuro della sanità.
Il Convegno, nell’ambito delle sessioni, ha esaminato:
– le problematiche connesse all’appropriatezza delle prestazioni nell’ambito della Programmazione Sanitaria nazionale con particolare riferimento al recupero dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dell’assistenza.
– il Programma Nazionale Esiti (PNE) che esamina alcuni indicatori essenziali per la valutazione sia dell’appropriatezza organizzativa che clinica con particolare riferimento agli esiti delle cure prestate.
– come trasformare l’Inappropriatezza in Appropriatezza attraverso esperienze maturate sul campo e avanzate proposte per, se non eliminare, almeno ridurre, sia a livello ospedaliero che territoriale, l’eccesso delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, che non sorrette da evidenti prove scientifiche, contribuiscono ad elevare i costi in sanità.
– l’integrazione ospedale-territorio all’interno di un percorso condiviso di “Continuità delle Cure”. Il cittadino, se trova nell’ospedale una indicazione d’uso per un breve periodo di degenza, deve ottenere soprattutto a livello territoriale una risposta adeguata ai suoi bisogni di salute.
– l’informatica al servizio della sanità con una serie di applicazioni pratiche che vanno dalla Information and Communication Technology (ICT) alla Telemedicina, al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), alla cartella clinica informatizzata per facilitare l’accesso dei cittadini alla fruizione dei servizi sanitari, ma soprattutto per un recupero di “Appropriatezza” delle prestazioni in quanto tutte le informazioni facilmente consultabili dovranno determinare una maggiore oculatezza nelle prescrizioni di ulteriori indagini con una riduzione dei costi.
La Tavola Rotonda dal titolo “La carenza delle risorse e la Medicina Difensiva tra Procura della Repubblica e Corte dei Conti” ha visto la partecipazione degli Amministratori, dei politici e dei magistrati in un confronto a più voci supportato dalla proprie esperienze professionali. Si intende, cioè, evidenziare che pur all’interno di un recupero di efficienza e di appropriatezza, la garaniza dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), come voluto dal legislatore, impone l’assegnazione di un finanziamento “congruo”, al di sotto del quale non è possibile garantire un servizio sanitario di adeguata qualità, spesso fonte di pregiudizi e di contenziosi anche legali, fortemente a rischio di scadimento della qualità stessa potendo sia per gli organizzatori del sistema che per i clinici “cadere” nelle insidie della magistratura civile, penale e contabile per la relativa carenza delle risorse.
E’ importante utilizzare al meglio le risorse disponibili, promuovendo scelte basate sul rapporto costo-utilità e costo-efficacia e favorendo le prescrizioni appropriate, senza giustificare una spesa maggiore a fronte del medesimo risultato clinico.
Solo attraverso l’appropriatezza si potrà garantire la cura migliore per tutti, grazie ad un modello di erogazione dell’assistenza in grado di conciliare i valori di fondo dei sistemi di tutela della salute con gli obiettivi di responsabilizzazione e razionalizzazione nell’impiego delle risorse.
Il convegno, pertanto, ha voluto focalizzare l’attenzione degli operatori sanitari e dei decisori istituzionali (politici ed amministratori) nel dover perseguire il diritto alla salute nel nostro Paese tenendo, in particolar conto, l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie.
E’ sotto gli occhi di tutti che le cure primarie distrettuali e quelle ospedaliere, sembrano arcipelaghi con “isole”, tra l’altro, poco connesse tra di loro. Ogni isola rappresenta la propria pratica professionale con i propri standards, mentre i valori e le relative conoscenze degli Operatori se ben governate e promosse, rappresentano il fattore cruciale della sostenibilità del SSN di fronte alla spending review, oltre che l’elemento predittivo più rilevante.
La sfida, accolta, è di fornire agli operatori dei distretti e delle direzioni ospedaliere, prospettive e strumenti tecnico-professionali adeguati ai nostri scenari e bisogni per una sanità sempre più efficiente ed efficace in quanto pertinente il diritto/dovere della Salute.
Il Programma (Napoli, 10 Maggio 2013)
INTERVENTI
Aparo
Castaldo
Di Pietro
Matarazzo
Mintrone
Pari
Perucci
Piccinocchi
Salvatore
Spinosa
Trimarchi (1)
Trimarchi (2)
Vercellone
Vittorioso
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